Eravamo rimasti a quando, per risparmiare pochi spiccioli, mi ero fatto una lunga deviazione fino ad Aldwych per prendere l’autobus. Dopo venti minuti di camminata e dieci minuti che aspettavo al freddo, mi stavo quasi pentendo: con la metro, a quell’ora ero già arrivato.
Quando poi l’autobus arriva, tutti entrano e passano la Oyster: bip! bip! bip! Arrivo io e: bop! Pallino rosso. A volte il segnale non prende bene: la ripasso due o tre volte: bop! bop! bop!
L’autista, con sguardo rassegnato e scuotendo la testa — senza neanche tentare la comunicazione verbale — mima, sfregandosi il pollice sull’indice e il medio, il gesto internazionale della moneta. Trattato dunque come il più cretino dei turisti scemi, caccio fuori questi due pound, e faccio il biglietto singolo. Sì, pagando più di quanto avrei speso per la metro, che dopo le 19 costava 1.50£!
Cos’era successo? Semplice: le carte ricaricabili si chiamano così perché, ogni tanto, vanno ricaricate… ed io ero rimasto senza soldi.
Per aggiungere la beffa al danno, giunto in prossimità di casa mia, e della stazione della metro cui sarei arrivato, l’autobus sterza bruscamente e si allontana di gran carriera, lasciandomi a due o tre attraversamenti pedonali di distanza.
Insomma, ho fatto pensate migliori in vita mia.
contro tutti gli stereotipi dell’italiano all’estero… 🙂
Ahahah dai poteva andare peggio 🙂
Ad esempio potevi non avere nemmeno i soldi dietro e a quel punto dovevi fartela a piedi 😛
Comunque capita che a furia di “galvanizzarsi” con l’uso della tecnologia al servizio della comodita’, ci si scordi che dietro dietro c’e’ l’impiego della moneta…
@ostelinus: eh eh
@Emiliano: sì infatti, meno male che avevo le monete pronte!