Questa settimana un amico di famiglia passava da Londra. I miei gli hanno dato il mio numero di cellulare e si erano molto raccomandati di farci attenzione giacché ho questa fama — a mio dire ingiusta — di essere uno che non risponde al cellulare.
Senonché, dato che la telefonata non arrivava, mi è venuto un dubbio: vuoi vedere che, contrariamente a quanto mi era stato detto, la dovevo aspettare sul cellulare italiano? Cellulare che, da queste parti, divide il suo tempo blandamente fra brevi periodi di veglia scarica e lunghi periodi di spegnimento.
Tornato a casa, dunque, per prima cosa accendo il cellulare italiano. Nisba. Ok, lo metto in carica, e lo accendo. Dopo poco arriva un messaggio: telefonata non risposta da numero non presente in rubrica. “Eccoci,” ho pensato, “bella figura di merda!”
Cercando di rimediare, allora, richiamo subito — io che non chiamo mai i numeri sconosciuti: in fondo, se uno vuole dirti qualcosa può mandarti anche un sms, sennò vuol dire che non era importante.
Ma, sorpresa, mi risponde una ragazza.
— Ah, salve… cercavo Tizio.
— Chi??
— Ehm… È che stamattina ho ricevuto una chiamata a questo numero…
— Ah sì, cercavo il dottor Tal dei Tali.
— …
Ma ve possino …! Cioè, mi vuoi dire che l’unica telefonata da numero ignoto che ricevo in mesi e mesi mi arriva proprio nell’unica occasione in cui avrei richiamato, mentre mi trovo all’estero, dove se ne parte un euro solo come scatto alla risposta e un altro euro come anticipo per il primo minuto — ed è pure una che ha sbagliato numero??
Ho accarezzato a lungo l’idea di mandare uno di quegli sms truffa per tutta risposta.