Il blogghetto dello zio _dave_

Il sabato della metropoli

Il sabato sera è il momento più darwiniano della settimana. In certi frangenti basta guardare la gente che parte spontaneamente il commento di Quark in sottofondo.

Nella riserva naturale di Londra centro, tanto per dire, il sabato sera si svolge nel seguente modo. Le ragazze, indipendentemente dalla stagione, si vestono con abiti da sera minuscoli e tiratissimi, stile capodanno, oppure con vestitini pastello svolazzanti, scollati e comunque molto corti. Non sono ammesse altre fogge.

Escono in mandrie di cinque o sei esemplari, tutte barcollanti insieme, vuoi per l’alcool, vuoi perché proprio non sanno camminare coi tacchi a spillo. A dire il vero non è raro vederle scalze con le scarpe in mano, specie quando l’ora si fa tarda — così com’è facile vederle tranquillamente sedute in cerchio chiappe a terra, come bambini su un prato. Un prato un po’ sporchino però.

Spesso questi gruppi si muovono insieme con grande nonché insistito schiamazzo e, se l’occasione è speciale, con qualche segno distintivo ben esibito come: orecchie da coniglietta, sciarpe di piume rosa, ali da farfalla o da fatina, diademi e così via. Così tutti devono girarsi a chiedersi: sarà un diciottesimo? Sarà un addio al celibato?

Tendenzialmente non si mangia molto prima di andare nei club — semmai si beve. Quando si esce, però, c’è quel languorino che va proprio saziato. E cosa c’è di meglio per rifocillarsi se non un bel hot dog strafarcito di cipolla, che aromatizza l’alito e sul vestito da sera sta proprio bene?

In compenso il truzzo cockney maschio non è tanto appariscente: in linea di massima con un paio di jeans e una camicia aderente si considera a posto. Se proprio vuole fare il figo, va a sfoggiare la sua macchina in zona Piccadilly: e infatti se volete rifarvi gli occhi di Ferrari e Lamborghini il sabato sera a Regent Street è meglio del Motor Show.

Aggiungere anche l’intenso traffico di limousine in affitto, molto gettonate dai gruppi di giovanissime, che si divertono a salutare dai finestrini. I più grandi invece arrivano ad affittare interi autobus a due piani, per fare party ambulanti.

Perché si sa: il punto non è divertirsi, ma far pensare agli altri che lo stai facendo!