Il blogghetto dello zio _dave_

Premiata ditta italo-gallese

Il weekend prima di Pasqua, un inedito sodalizio italo-gallese ha dato vita ad un fine settimana piuttosto pieno.

Il sabato mattina ci svegliamo con calma e partiamo alla volta del Borough Market. È da tanto che il mio coinquilino Jon mi ci voleva portare, più precisamente da quando avevo affermato che “è impossibile trovare una vera mozzarella in un supermercato londinese”.

La prima — gradita — sorpresa, è che Jon vuole andarci a piedi, nonostante non sia vicinissimo. La seconda, appena meno gradita, è che ha un passo bello sciolto. Insomma, per poco non ci andiamo correndo.

Il percorso è quindi da King’s Cross a Southwark (pronuncia: sàderk). Tagliamo dunque per la city deserta del fine settimana. Passiamo dallo Smithfield Market, un enorme mercato della carne in stile vittoriano, però chiuso in quel momento. Lì vicino, mi dice Jon, c’è la targa in memoria di William Wallace. Devo però spiegargli che non ho visto Braveheart se non tramite i doppiaggi del Nido del Cuculo, il che richiede ulteriori spiegazioni a sua volta.

Quando arriviamo poi al mercato resto colpito come al solito dal fatto che Londra più che una megalopoli opprimente sembra una somma di cittadine a misura d’uomo. Il mercato è obiettivamente molto bello, c’è cibo (europeo) di tutti i tipi.

Compriamo prosciutto di Parma, mozzarella di bufala, gnocchi freschi e pane. Poi ci incamminiamo verso casa senza negarci una passeggiata lungo il Tamigi fino al London Eye.

Sono le quattro e mezza quando comincio a cucinare. Non so neanche io se è un pranzo o una cena. Ci raggiunge anche un amico di Jon, perché sta per cominciare Galles-Francia, l’ultima partita del Sei Nazioni. Se vince, il Galles fa anche il grande slam. Io ovviamente devo farmi spiegare un po’ tutto perché del rugby non so veramente una cippa.

Il giorno dopo, invece, siamo andati a goderci tre ore di stand-up comedy a Greenwich (pronuncia: grènitch). Ma questo è un altro post. Qui invece chiudiamo inaugurando la funzione gallery:

The Guardian
The Guardian — Come da noi.
The Invisible Man
The Invisible Man — Non siamo riusciti a capire come faceva l’omino dentro a vedere fuori per interagire con le persone… perché c’era un omino dentro, vero??
Map
Map — Vicino alla cattedrale di St. Paul Jon mi indica dove dobbiamo arrivare. Siamo partiti da in alto a sinistra.
Millennium Bridge
Millennium Bridge — Il Millennium Bridge visto da St. Paul, con la Tate Modern sullo sfondo.
Polena
Polena — La polena della Golden Hinde, ricostruzione di una delle imbarcazioni di Sir Francis Drake.
Sabbia
Sabbia — Bizzarra scultura di sabbia sul South Bank
Skyline
Skyline — Lo skyline della city visto dal South Bank. È visibile il Gherkin, il Blackfriars Bridge, e un’invitante spiaggia! Non vedo l’ora che venga il caldo!
Testa in Paternoster Square
Testa in Paternoster Square — Una delle sculture di Emily Young in Paternoster Square, antestante St Paul.
Borough Market
Borough Market — Atrio centrale del Borough Market
Shakespeare's Globe Theater
Shakespeare’s Globe Theater — Questo può essere o non essere lo Shakespeare’s Globe Theater visto dal Millennium Bridge.

Epilogo: ovviamente la settimana dopo è uscito fuori che le mozzarelle di bufala campane contengono diossina. Tempismo perfetto. Spero che Jon mi perdoni, con tutta la mucca pazza che mi hanno fatto mangiare loro…