Ho fatto un piccolo esperimento: ho preso le cartine di Siena, Pisa e Londra e le ho sovrapposte facendo perno su un punto centrale arbitrario, e cioè rispettivamente Piazza del Campo, il Ponte di Mezzo e il Waterloo Bridge.
Di seguito le conclusioni che ne ho tratto:
- se fossi a Siena, lavorerei in Pescaia all’altezza dell’autolavaggio e vivrei poco oltre Quercegrossa
- se fossi a Pisa, lavorerei a metà di via Bonanno Pisano (non lontano da Ingegneria, pensa te) e vivrei fra Vecchiano e la Firenze Mare
- facendo il ragionamento opposto, andare a Pontedera dal centro di Londra equivale ad andare a Bexley, posto mai sentito prima e soprattutto molto oltre Greenwich che considero un po’ le mie colonne d’Ercole a sud-est…
- fra l’altro secondo il journey planner ci vogliono una cinquantina di minuti buoni per arrivarci, molto di più dei venti di Trenitalia — che però aveva solo due/tre treni all’ora
- l’equivalente senese di Pontedera invece è un posto sperduto a metà strada verso Sinalunga, più o meno all’altezza di Rapolano Terme.
Infine le distanze:
- casa-lavoro in linea d’aria è passata dai poco meno di 18km pisani a poco più di 9km londinesi
- casa-centro è cresciuto da “ci sono già dentro” a, di nuovo, 9km.
Nel complesso queste scoperte mi hanno stupito un po’ tutte. Incredibile quanto il contesto faccia cambiare la percezione delle distanze.