Soggetto per un film horror. Nella speranza di vederlo realizzato prima possibile, cedo i diritti gratuitamente al primo produttore che me li chiede.
Siamo all’inizio di un lungo viaggio in treno. Una comitiva di otto persone composta in egual misura da adulti e bambini schiamazza rumorosamente, facendo largo uso di voci acute, risate, occasionali pianti e dispositivi elettronici.
Poco dopo la partenza il capotreno porge i suoi saluti ai passeggeri via interfono. Quando si raccomandanda di ridurre il volume della suoneria dei cellulari e di parlare a voce bassa, viene ricoperto da sberleffi e pernacchie dalla suddetta comitiva.
Qui il pubblico comincia a temere che qualcosa di brutto stia per succedere.
All’improvviso, infatti, si spengono le luci nella carrozza. Non si vede più nulla, ma si possono sentire, fra i lamenti sul servizio di Trenitalia e i vari “siamo in Italia” che si levano da più parti, dei sinistri passi zoppiccanti.
Tap, tap. Tap, tap. Tap, tap.
Tutti ammutoliscono. Tutti tranne la nostra comitiva, che continua a schiamazzare e a provare le suonerie dei cellulari, forti dei loro schermi retroilluminati.
I passi zoppicanti sono sempre più vicini… tap, tap… la tensione è alle stelle… tap, tap… chi sarà mai? Ma è..
…il Silenziatore! Il Controllore Zombie Mutante che gira i treni obliterando la lingua di chi fa confusione!
Segue una scena estremamente splatter dove nessuno viene risparmiato, purtroppo neanche i bambini.
Il massacro viene temporaneamente interrotto al raggiungimento della prima stazione, dove il Silenziatore accende educatamente la luce e si fa urbanamente da parte per far scendere i passeggeri superstiti, in un continuo scambio di “Grazie”, “Mi scusi”, “Si figuri”, “Non c’è di che”.
Il film prosegue con varie scene del genere, dove il Silenziatore compare all’improvviso massacrando ora quello che salta la fila alle Poste, ora quello che getta la gomma a terra, ora quello che non si ferma sulle strisce — in generale insegnando le buone maniere di una volta finché la popolazione non si riduce di circa due terzi.
_Nonostante l’atroce cruenza del film, se ne consiglia la visione anche ad un pubblico di minorenni, meglio se impressionabili. _